Parliamo di Pellet...

       

Descrizione

Il pellet è un combustibile con una forma particolare ricavato dalla legna, viene ricavato dalla segatura essiccata e polverizzata di quest’ultima. La norma UNI EN 14588 lo definisce come biocombustibile addensato, generalmente in forma cilindrica, di lunghezza tra 5 mm e 30 mm, diametro variabile in funzione dell’utilizzo, con le estremità interrotte. Questa polvere di legna (biomassa) viene pressata e compattata.

La legna contiene di per sé una sostanza collante naturale chiamata lignina, che permette di ottenere un prodotto compatto senza il bisogno di aggiungere additivi o sostanze chimiche estranee al legno. Si ottiene, quindi, un combustibile naturale. Grazie a questo processo di produzione, si può ottenere un combustibile, pratico, comodo e pulito. Grazie alla pressatura il potere calorifico del pelett a parità di volume è quasi il doppio rispetto alla legna. Il pellet viene principalmente usato per stufe e caminetti, termo-stufe e caldaie.

Caratteristiche

Ecco un elenco delle principali caratteristiche di un pellet di ottima qualità:

  • Potere calorifico: da 4,7 a 5,5 KWh
  • Umidità: circa 8% comunque non superiore al 12%
  • Misura per stufe o caldaie ad uso domestico: Lunghezza circa 5 / 3 mm. Diametro 6 mm.
  • Provenienza: Legna (Abete o faggio)
  • Residui: Circa 0,5%

Esistono molti tipi di pellet, con provenienze geografiche differenti, con  diverse caratteristiche; se si decide di riscaldare con il pellet, è importante scegliere un ottimo pellet certificato e anche la giusta stufa o caldaia, facendola installare da un professionista qualificato e certificato (ne trovi molti su BRAVOSTREET) questa combinazione permette di godere a pieno del riscaldamento con il pellet.

  • Colore del pellet
  • Il potere calorifico
  • Composizione, grado di purezza
  • Umidità
  • Abrasione

Indipendentemente dal colore e dal tipo di legno, la certificazione e il potere calorifico è un dato importante del pellet: quando si acquista è sempre bene verificare sui sacchi qual è il potere calorifico del pellet.

Se lo standard prevede un valore calorico compreso ra 4,7 e 5,3 kWh per kg, sul mercato sono presenti anche pellet dalle caratteristiche decisamente inferiori, non solo per via del tipo di legno utilizzato, ma soprattutto per la quantità di umidità presente, che dovrebbe essere circa 8%

Produzione

I pellets sono cilindretti di legno pressato, prodotti a partire da residui di segatura e lavorazione del legno (trucioli e segatura), in genere prodotti da segherie e falegnamerie.

La materia prima è anticipatamente selezionata, essiccata e pulita dalle impurità, per ottenerne una qualità costante, con un'umidità residua ben determinata (circa 15%); la preparazione prevede inoltre una selezione di specie di legno più tenere (abeti, conifere) e una certa omogeneità qualitativa e dimensionale; la maggior accuratezza di questa preparazione si traduce in una miglior qualità del prodotto finito e in minor consumo di energia per la produzione.

La pressa con un sistema di cilindri comprime il materiale, e lo fa passare attraverso i fori di una trafila, che lo riduce in lunghi spaghetti caldi, poi tagliati alla lunghezza desiderata (6–8 mm) e raffreddati nell'ambiente (aria). Come già detto in precedenza la pressatura agisce sulla materia prima, trasformando la lignina in collante che riveste le fibre.

Per conferire al materiale una certa resistenza all'abrasione si usa aggiungere sostanze naturali (amido e farina) che facilitano anche la pressatura, in ragione di un massimo normato del 2%; agli effetti pratici si usa un'aggiunta di non più del 0,5%. La normativa prescrive inoltre che le polveri del prodotto non superino l'1%, perciò, prima dello stoccaggio, si setaccia il prodotto eliminando polveri e altri resti.

   

Certificazioni

Un mercato in continua espansione come quello del pellet, la cui domanda crescerà sia a livello nazionale sia europeo, è destinato a perdere il contesto locale/regionale a cui è storicamente legato, essendo sempre più animato da scambi internazionali. Un consumo così estensivo di pellet farà sì che la qualità rappresenti sempre più un elemento determinate per il rafforzamento del mercato e la tutela dei consumatori. La qualità non può basarsi su forme di autodichiarazione ma deve sempre essere garantita da un soggetto terzo e indipendente. Sono necessarie regole condivise e chiaramente definite, al fine di assicurare il raggiungimento del livello qualitativo richiesto dai consumatori.

Il principale sistema di certificazione/attestazione presente in Italia è:

Il sistema di certificazione ENplus nasce nel 2011 grazie ad un accordo in ambito EPC (European Pellet Council) e gode quindi del sostegno di tutto il sistema produttivo europeo di pellet.
Lo schema di certificazione è basato sulla norma EN 14961-2 ed ha l’obiettivo di diffondere in tutta Europa pellet di legno di qualità come fonte energetica per usi non industriali.
Un vantaggio chiave della certificazione ENplus è che la qualità del pellet viene seguita lungo tutta la filiera, compresa la produzione, lo stoccaggio e il trasporto, fino al consumatore finale.

Non solo pellet certificato

La certificazione ENplus prevede un controllo anche dell’impianto di produzione e l’adozione di specifiche procedure che consentano di ottenere nel tempo un pellet sempre di alta qualità.

Chi gestisce la certificazione?

La certificazione ENplus è gestita direttamente dalle associazioni rappresentanti gli interessi del settore del pellet nel proprio paese, riunite nell’EPC creato all’interno di AEBIOM

(European Biomass Association), proprietario della licenza per il marchio ENplus.

Per l'Italia l'associazione di riferimento è AIEL– Associazione Italiana Energie Agroforestali.

ENAMA è l’Organismo di Certificazione, convenzionato con AIEL ed esclusivo per l’Italia, preposto al rilascio della certificazione ENplus.
Inoltre, ENAMA è Organismo di Ispezione inserito nelle liste EPC e pertanto autorizzato a effettuare le verifiche ispettive presso gli impianti di produzione e di distribuzione in tutta Europa.

Il prodotto deve sempre essere dotato di scheda tecnica e il logo ENplus deve sempre essere accompaganto dal relativo numero di certificazione. L'assenza del numero identificativo è il più evidente segno di contraffazione.

Stoccaggio del Pellet

Quando si compra più di un bancale di pellet risulta difficile stoccarlo in ambiente riscaldato, lo spazio non è mai abbastanza e quindi dobbiamo pensare a come fare. Box, garage e cantine sono le soluzioni migliori. Il principale problema che si può riscontrare nello stoccaggio e conservazione del pellet è l’umidità. Un pellet che ha assorbito dall’ambiente di stoccaggio, troppa umidità, quando viene utilizzato nella stufa, ha una resa nettamente inferiore al pellet asciutto. Infatti la presenza di acqua, fa si che una parte dell’energia, che viene liberata, durante la combustione è sprecata per evaporazione dell’acqua, per cui più umidità è presente nel pellet, più energia servirà alla sua evaporazione e quindi rimarrà una minore energia adibita alla produzione di calore. Di conseguenza, a parità di quantità di pellet bruciato, questo renderà di meno e sporcherà molto di più la stufa. Per questo motivo occorre assolutamente e necessariamente cercare di proteggere dall’umidità, il pellet che è stato stoccato.

Il pellet, viene spesso venduto, insacchettato in semplici sacchi di plastica termosaldata da 15 kg, che offrono già una certa protezione agli agenti atmosferici. Se però questi sacchetti di plastica, vengono piazzati per molto tempo in un ambiente che è davvero molto umido, un po’ di umidità di certo, sarà assorbita.
Proprio per questo motivo, per lasciare “respirare” nel modo migliore i pellet, i sacchetti presentano di solito dei forellini di aerazione. Le precauzioni da prendere sono comunque piuttosto semplici, e consistono nel non appoggiare i sacchi per terra o contro le pareti. Se non è possibile impedirne il contatto con le pareti, è consigliabile almeno un pannello isolante di polistirolo, posto tra i sacchetti ed il muro ed un pallet di legno al pavivemto se quest’ultimo è umido.

Se per svariate ragioni, non si è riusciti a mantenere ben asciutto il pellet, basterà togliere lo stesso dal sacchetto di plastica e metterlo in una scatola o contenitore aperto e piazzarlo per un po’ di tempo in un ambiente, che dovrà essere ben riscaldato ed asciutto, in modo da far assumere l’umidità corretta, di cui ha davvero bisogno. Esistono dei contenitori, opure si può usare una vecchia cassapanca, oppure una cassa di legno, per poter contenere il ellet proveniente da ambiente umidi. Così avrà il tempo di asciugare prima di essere introdotto nella stufa con l’aiuto di una paletta o secchiello. E’ sempre meglio consumare i pellet stoccati in ordine di acquisto, utilizzando sempre quelli più “vecchi” per primi.

      

Link Utili:

www.enplus-pellets.it/en-plus.html

www.migliorpellet.com

www.infopellet.it

Installazione stufe e caldaie

La stufa deve essere installata da personale abilitato e deve essere rilasciata a fine installazione una dichiarazione di conformità. L’installazione deve essere conforme alla norma UNI 10683.

È quindi, opportuno che il rivenditore sia in grado di fornire anche questo tipo di servizio.

Assolutamente da evitare il fai da te.

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Il produttore oppure il rivenditore deve garantire l’assistenza, perché l’impianto dovrebbe essere controllato annualmente.

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La stufa necessita di una semplice pulizia da parte dell’utilizzatore per poter garantire sempre un efficiente rendimento ed un regolare funzionamento. La pulizia deve essere effettuata con l’apparecchiatura spenta e fredda e le operazioni da effettuare sono:

  • Asportare la cenere che si deposita in camera di combustione in particolare all’interno del braciere. Questa pulizia ha lo scopo di assicurare il libero afflusso dell’aria di combustione (di solito giornalmente)
  • Pulizia del cassetto cenere che si trova al di sotto della camera di combustione (di solito settimanalmente)
  • Pulizia del vetro (di solito settimanalmente)
  • Pulizia della caldaia (mensilmente)
  • Almeno una volta all’anno è opportuno far intervenire il tecnico abilitato per la pulizia della canna fumaria.
  • La verifica delle guarnizioni di tenuta pulizia delle parti interne della stufa a pellet

Ricordiamo ancora una volta che: Installazione e manutenzione di stufe o caldaie a pellet va eseguita da professionisti certificati, che sono in grado di consigliare e operare al meglio. Professionisti qualificati che potranno rilasciare la certificazione dell'impianto e in grado di consigliare al meglio coloro che hanno il sogno di costruire, ristrutturare o semplicemente migliorare la propria casa o attività.

 

Connettere le persone a imprese, artigiani e liberi professionisti che si adoperano nel realizzare il sogno di chi vuole
costruire, ristrutturare o migliorare una casa o attività.
Far conoscere le eccellenze di quest’ultime al mondo.
Le attività miglioreranno, le comunità ne approfitteranno e tutti insieme ne beneficeremo.

 

Se sei un professionista e condiviti questa filosofia:

 

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